venerdì 7 novembre 2008

Presentazione e relazione introduttiva al primo incontro

Buonasera a tutti. Ringrazio Claudio per averci introdotto senza mediazioni e anzi in maniera davvero esplicita, nel nucleo centrale della nostra proposta. In effetti, come giustamente accennava Claudio, il termine “officina” nel nostro linguaggio quotidiano è affine a concetti quali il creare, il produrre e il lavorare. “Officina” deriva al termine latino “opi-ficina”, composto di opus (lavoro) e fex (che compie), quindi stiamo dicendo che noi ci proponiamo essenzialmente di produrre qualcosa, di operare ad Ortona per cambiarla. Ma nel termine officina c’è anche tutta la novità e la particolarità della nostra proposta, perché l’officina è un luogo dove si impara insieme, dove un gruppo di operai cooperano per la realizzazione di un fine e in virtù del fine stesso. Nella nostra società manca questo cooperare. Siamo abituati ad ascoltare falsi dibattiti in televisione, in cui si susseguono solo monologhi. Oppure pensate alle lezioni a scuola o all’università, dove al massimo si concede allo studente lo spazio per una domanda. Si concede, come se lo spazio fosse privato, ma senza un confronto vero sui temi, sulle problematiche e sugli interessi, pretendendo che gli studenti, o in senso lato i giovani, si appassionino alle stesse questioni dei docenti senza opporre ragioni perché la scaletta televisiva dice così, oppure perché il programma ministeriale dice così etc. Noi stessi ci adagiamo a questa comoda gerarchia, perchè se espone solo il cosiddetto relatore, noi possiamo ascoltare qua e là qualcosa e ricordare due o tre punti sparsi se proprio ci interessano. Quanta ipocrisia c’è nei richiami “partecipate numerosi”, “accorrete” etc. Cosa significa realmente partecipare? Perché io dovrei stare seduto ad ascoltare il monologo altrui senza poter dialogare, ovvero intervenire in qualsiasi momento per edificare un discorso a più voci? Esiste una maniera differente di partecipazione? La nostra società ha trovato il modo di censurare questo problema ricorrendo alla figura del rappresentante. C’è una persona eletta o delegata dai più che li rappresenta e fa anch’egli il suo monologo, spesso con due bei paraocchi perché giustamente è il solo a difendere determinate posizioni e deve mostrarsi duro e deciso sulle stesse. Perché allora lavorare insieme? Perché creare un gruppo? Dopotutto per un’associazione sarebbe comodo assumere un cosiddetto direttivo che decida un incontro il giorno che vuole, il tema gradito ai 4-5 soci presenti, che si spartiscono i compiti etc.. Il problema è che questo tipo di prospettiva a nostro avviso è chiusa e da essa difficilmente potrà uscire qualcosa di veramente nuovo, di rottura, in modo particolare se si discutono temi come quello odierno ovvero “gli spazi per la città”. Come può un ragazzo prendere parte alla vita cittadina se essa stessa è piena di tanto narcisismo? L’officina è invece il luogo dove il narcisismo viene ad essere vano, dove, almeno nelle nostre intenzioni, il lavoro viene portato avanti a più voci e mettendosi in discussione. Ad esempio scegliendo insieme il tema per l’incontro successivo, oppure provando a realizzare le proposte che verranno fuori. Magari la prossima relazione introduttiva la terrà uno di voi su un tema condiviso. Oppure il prossimo incontro verterà proprio su una proposta emersa questa sera. Mi auguro che l’impronta che abbiamo dato a questi nostri “laboratori” sia gradita e che ognuno di voi sia interessato a continuare quest’esperienza,
1) sia come proposito di crescita personale, perché solo lavorando in prima persona si impara veramente.
2)sia come opportunità per creare nuovi rapporti, nuove amicizie, che magari possiamo coltivare all’interno come all’esterno dell’associazione. Ad esempio abbiamo già previsto una tombolata per il 26 dicembre e, vedremo se sarà possibile, un viaggio a Venezia per il Carnevale.
3)sia come un’occasione per far sentire la nostra voce ad ortona e qui entriamo direttamente nel nostro tema odierno.

Perché questo tema e cosa significa affrontare un tema del genere dopo la premessa sul metodo che intendiamo seguire? In effetti per ragionarne coerentemente dovrei lasciarvi la parola e difatti renderò subito onore alla discussione; proverò prima ad evidenziare un tratto importante, provando a indirizzare la discussione su determinati binari. Vorrei infatti demolire ogni disfattismo che potrebbe aleggiare, forse sensatamente, sulla questione, suggestionandovi con un accostamento molto interessante, a mio giudizio, tra due immagini di vita giovanile cittadina: la prima è quasi superfluo illustrarla perché è l’immagine distruttiva della nostra partecipazione alla nostra società ed è ben descritta dall’interrogativo di U. Galimberti: «Non è in questo prescindere dai giovani il vero segno del tramonto della nostra cultura?». La seconda, per opposizione, è invece data da una breve ricostruzione dell’alba della nostra cultura, un’immagine positiva e propositiva, di una società che sapeva pensare coscientemente le qualità specifiche dei giovani, i limiti e la strada per una loro partecipazione attiva, la “regola”, come dice nel testo, che può oggi guidarci nell’attività della nostra Officina Ortona:

«Ciascuno giudica bene le cose che conosce e di queste è buon giudice. Di conseguenza in ogni settore è buon giudice chi in esso si è acculturato, ed è buon giudice in assoluto chi si è acculturato in ogni campo. Per questo il giovane non è un ascoltatore adatto delle lezioni di politica: egli infatti è inesperto delle azioni della vita ed i ragionamenti di questa scienza procedono da queste e vertono intorno a queste. Inoltre, essendo incline a seguire le passioni, ascolterà invano ed inutilmente poiché il fine della politica non è la conoscenza ma l’azione. E nulla importa che sia giovane per età o giovanile di carattere, giacchè il difetto non è dovuto al tempo ma ha la sua causa nel vivere secondo passione e nel proseguire qualunque tipo di cosa si presenti. Per le persone di questo genere, infatti, la conoscenza è inutile, come lo è per gli intemperanti. Invece per coloro che conformano ad una regola i loro desideri e le loro azioni sarà di estrema utilità l’aver conoscenza di questi ragionamenti.»

Aristotele, Etica Nicomachea, tr. it. di M. Zanatta, BUR, Milano 1986

Quale ruolo abbiamo noi giovani nella città o nella società? Perché quel determinato ruolo? Quale ci spetterebbe e perché non lo rivendichiamo? Oppure, per cambiare filone e portare il confronto su Ortona, quali sono gli spazi ortonesi che vorreste cambiare? Quale sarebbe lo spazio, in senso lato, che vorreste per i giovani a Ortona e quale posizione nella città? Quali possibilità?



Andrea Fiamma

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei cambiare la giunta comunale,

vorrei eliminare l'eni,

vorrei che la politica dia spazio ai giovani,

vorrei che un domani i miei figli possono vivere in una Ortona pulita in un Abruzzo chiamata polmone verde d'Europa e quindi non vedere cresce un centro oli e diventare lo scarto poi della nazione italiana

Fate conoscere ai giovani cos'è l'Abruzzo il rispetto per l'ambiente,il rispetto della vita.

Da voci si dice che con voi ci sono due esponenti politici che hanno detto si al centro oli ma forse perché non capivano, e c'è anche un ragazzo che combatte tramite il suo sito contro questo scempio.

Bhe! fate parlare quel ragazzo di cos'è questo progetto...perché lui sa, ma in questo mondo politico lui non ha voce in capito...non viene mai ascoltato e verrà sempre messo da parte, e lui merita perché io lo conosco anche se siamo di due visione politiche diverse ma sulla salute siamo d'accordo.

Se il vostro gruppo sarà un punto di incontro per i giovani dove dialogare, questo del centro oli e anche un dialogo....
Un detto cinese dice: per guardare dentro una noce bisogna rompere il guscio.
Buon lavoro cari ragazzi e spero che parlerete anche di questo.

Unknown ha detto...

Ringrazio per l'augurio.
Purtroppo alcuni dei tuoi "vorrei" non sono in nostro potere, ma sicuramente cercheremo di dialogare innanzitutto e per lo più tra di noi, per creare qualcosa di veramente nuovo, che sia un vero inizio. Cominciamo dai nostri problemi, perchè se non ci muoviamo noi per noi stessi, chi altri dovrebbe muoversi?

:)

Anonimo ha detto...

caro Andrea noi per la lotta contro il centro oli ci siamo mosti in 23mila famiglie me compreso....certo bisogna muoversi noi ci stiamo muovendo per salvare la nostra città la nostra regione la nostra salute e la salute di quelli che verranno dopo di noi.

Tatone Massimo ha detto...

Ciao Domenico ma usi il detector per scoprire dove sono?? cmq continuiamo la lotta, Grazie per il tuo 1° intervento che sicuramente era rivolto verso di me...ma non sono io che decido di illustrare un giorno che cos'è un centro oli,solo se il presidente o chi per lui sarà d'accordo t'errano questo tipo di incontro allora intervengo io...e tu sai benissimo che quando parla Massimo spara a 360°gradi...io tuoi vorrei come dice il presidente non e compito nostro ma...la salute un mondo pulito,quello possiamo farlo...se io posso cambiare, voi potete cambiare bhe! caro mio tutto il mondo potrà cambiare...grazie Mimmo alla prossima.

Saluti al presidente....passatemi le foto da inserire al sito grazie.anche i video se c'è ne sono.

Unknown ha detto...

Sì massimo, le dobbiamo ritoccare e poi te le passo!
L'incontro sul centro oli si può fare, certo, ma organizziamolo bene perchè c'è il rischio che diventi un marasma. Per ora stiamo partendo dagli spunti che sono arrivati durante l'inaugurazione.

PS: Abbiamo concordato di vederci ogni venerdì alle ore 18.30 in sede, spargete l'invito grazie!!

ABRUZZONO-TRIV ha detto...

cavoli ragazzi noi abbiamo creato una associazione simile alla vostra da un anno e mezzo ...prendendo spunto dalla battaglia contro il centro oli per poi fare nuove proposte per ortona.....

Anonimo ha detto...

Caro Massimo volevo porti una domanda...tempo fa si parlava che tu avevi presentato in comune tramite il tuo consigliere il progetto per portare l'adsl tramite antenne nelle zone dove questo servizio non arriva...che fine a fatto questo progetto??? perché non se ne sa più niente??? e possibile che a ortona si pensi solo all'eni e no a queste esigenze???io sono uno studente universitario e quando devo iscrivermi agli esami mi richiedono di farlo su internet idem per consegnare la tesi e sai usando una connessione a 56k e quasi impossibile...ci sono delle speranze??? e queste antenne sono nocive oppure no???
grazie e scusatemi per il mio sfogo, ma sembra che a ortona i giovani e il popolo non venga mai ascoltato....
Rispondendo a abruzzono-triv io so che in questo gruppo c'è Massimo uno che zitto zitto segue questo no centro oli e ne parla con tutti anche tramite sito questo in link(www.massimotatone.blogspot.com)
e datosi che mi sembra un ragazzo serio più siamo di queste associazioni e meglio eh...officina ortona a quando pare non e solo centro oli ma un punto di riferimento giovanile...grazie saluti a Massimo e al presidente.

ABRUZZONO-TRIV ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Unknown ha detto...

Abruzzono-triv, in particolar modo dal tuo ultimo intervento emerge quanto i nostri gruppi siano diversi, dice bene nicola tarcisio!

:)

Tatone Massimo ha detto...

Caro Nicola scusa il ritardo allora il progetto che ho presentato e ancora fermo e ancora capisco il perché..ma presto mi recherò a verificare,in caso contrario datosi che per queste piccole antenne occorre un decreto comunale ma solo se l'impianto fa fatto su proprietà comunali in caso contrario cioè su proprietà private non occorre il decreto basta solo contattare una società che svolge questo servizio dato a loro la disponibilità di intervenire sull'antenna 24ore su 24 in caso di guasto.
Per quando riguarda la pericolosità la legge europea fissa che un antenna non deve superare i 60volt/metro, in Italia la legge è più severa ed e fissata a 6 volt/metro che poi diventano 4 nei centri abitati e in prossimità delle scuole.Le antenne WI-FI sono nella norma e non superano i 3 volt/metro.
spero di essere stato chiaro.
Un saluto a Davide di abruzzono-triv, al nostro presidente a tutti coloro che mi salutano...

Anonimo ha detto...

Caro Massimo si sei stato chiaro ma come mai i tuoi progetti vengono sempre fermati???? e come dice Domenico DP sei sempre messo da parte...e mai nessuno e con te...
forza e buon lavoro a tutti voi

Anonimo ha detto...

Vorrei porre una domanda a Massimo che a quando pare si occupa anche di politica da anni...caro Massimo ci avviciniamo alle amministrative regionali ci sono esponenti del PD del Pdl dell'Udc la Destra ecc, e a quando pare ci sono due candidati di Ortona come tu sai mal visti oggi da Ortona e dagli abruzzesi, secondo te a chi dobbiamo dare fiducia datosi che tra sanità, centro oli,opere salesiani ecc hanno distrutto tutto...

E poi una seconda domanda perché l'ospedale di Ortona e in ritardo con le prenotazioni di lastre ricoveri e come mai di questo rallentamento del pronto soccorso, ma l'assessore alla sanità locale sta vigilando su ciò che accade alla asl di Ortona??? grazie e chiedo scusa al presidente se chiediamo di Massimo

Unknown ha detto...

No Antonella non devi certo scusarmi, devi chiedere a lui perchè lui ne sa più di me su queste cose.

Tatone Massimo ha detto...

Eh! Cara Antonella, l'Abruzzo ha bisogno di cambiamenti, gente nuova seria e motivata,amministratori che hanno il buon senso di ascoltare il popolo,e di dare potere al popolo, sinceramente io non voterei ne PD ne PDL perché sono proprio coloro che nel 2000 hanno detto si tutti unanime per il pozzo Miglianico uno e del centro oil, poi hanno distrutto per l'appunto la sanità e datosi che di debiti c'è ne sono a Ortona il centro opere salesiani fondata da DON BOSCO e io sono un ex salesiano hanno bloccato i corsi di meccanica ed elettromeccanica per carenza di fondi, l'unica scuola che insegnava il mestiere hai ragazzi e li toglieva dalla strada....per quando riguarda la ASL di ortona, fino al 1996 tutto andava bene, gli infermieri avevano i premi , le prenotazione erano rapide, da quando Ortona e stato inserito sotto la ASL di Chieti e quindi gestita tutta da Chieti ecco la fine...Tutto dipende da Chieti i guadagni vanno a Chieti, chiesti trasferisce gli infermieri come ha fatto un mese fa, e Ortona resta senza personale, indietro con le prenotazioni, il pronto soccorso a solo un medico interno e un esterno per il 118 e certe mattina arrivano più di 40 casi...come fanno ad Operare??? la fine dell'ospedale di Ortona come quello di Guardiagrele va al 70% ai politici e il 30% ai manager...

tornando alle amministrative si ci sono due candidati di Ortona ma con l'odio che hanno ora addosso non credo che faranno strada.
Si stava meglio quando si stava peggio...

come sempre spero di essere stato chiaro.

Anonimo ha detto...

Egr sig. CAV Tatone Massimo, sono stupito dalle sue conoscenze politiche e mi pongo sempre la domanda del perché lei non venga inserito seriamente in politica, colgo l'occasione di invitarla sabato 22 novembre a Pretoro per far conoscere il centro oli e lei ne sa più di molti.In attesa della sua presenza porgo i miei saluti a lei e a tutti gli esponenti dell'associazione...Grazie e buon lavoro.

Tatone Massimo ha detto...

Grazie Antonio per l'invito se sarò disponibile vengo.....
cmq non parlate solo di me e chiedete solo di me altrimenti ci si blocca....
cmq grazie a tutti....

Anonimo ha detto...

Caro Massimo datosi che tu sei stato una guardia giurata venatoria volevo chiederti e giusto istallare delle pali eoliche su alcune zone importanti della nostra regione???I verdi dicono che deturpano l'ambiente??? Tu cosa ne pensi??

Tatone Massimo ha detto...

Caro anonimo effettivamente se si istalla 1000 pali su campo imperatore per esempio e brutto da vedere......però non inquinano al contrario dei pozzi di petrolio e di un centro oli, quindi preferisco avere anche 100mila di questi impianti...in una paese della provincia di Sassari il sindaco a fatto istallare 1000pali eoliche ora la cittadinanza a l'energia gratis...in abruzzo possiamo iniziare a sfruttare l'energia rinnovabile con impianti fotovoltaici e impianti eoliche datosi che il sole c'è i venti sulle montagne idem le colline le abbiamo si certo deturpano l'ambiente....ma non inquinano e invece di portare 100 posti di lavoro ne porta molti di più...Sarebbe un bel futuro per la nostra regione.....e da esempio per tutte le altri regioni.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.